Un'altra corsia preferenziale soppressa (il contrario del minimo necessario...)

Una nostra lettrice ci segnala un'ulteriore passo indietro nella mobilità pubblica a vantaggio di quella privata.

"Buongiorno,
Vi voglio segnalare un fatto che dimostra purtroppo l'incoerenza fra i proclami dell'attuale giunta e gli atti reali.
In via Sesto San Giovanni e via Porto Corsini, a Milano, circa vent'anni fa era stata istituita una corsia preferenziale, e dal 2011 questa era finalmente protetta dalle telecamere.
Questo, oltre che per contenere i disagi creati dal traffico ai residenti, anche con l'intento di velocizzare le due linee di autobus che la percorrono (51 e 87).
Ebbene, a metà gennaio sono state tolte le telecamere e rimossa tutta la segnaletica, senza che la situazione viabilistica della zona abbia subito alcun altro miglioramento.
L'effetto è che già dai primissimi giorni il traffico è tornato e soprattutto nelle ore di punta gli autobus sono costretti a lunghe attese in coda.
E' difficile istituire una corsia preferenziale, e proprio per questo sembra folle toglierne una già esistente.
Incredibilmente, nonostante le nostre numerose richieste, dal Comune nessuno fornisce chiarimenti sulla situazione e sul motivo di questa decisione.
Agnese Ferrari
Grazie e cordiali saluti"

Nonostante la ex-corsia non sia ancora tornata ai livelli di traffico antecedenti l'attivazione delle telecamere, già oggi è sufficiente a generare nelle vie limitrofe la situazione che si può riscontrare nelle foto che pubblichiamo a piede di questo articolo.
La sera in cui sono state scattate le foto la coda partiva dall'angolo di via Breda con via Porto Corsini, un tratto di via Fortezza, tutta via Recanati e tutta via Fiume (Sesto San Giovanni), oltre ovviamente ad un tratto di circa 100 metri sulla discesa del ponte di via Porto Corsini (ex preferenziale).
In totale siamo già ad una colonna di circa 800 metri.

Com'è possibile che si depotenzi l'efficienza dei mezzi pubblici riducendo le corsie preferenziali, mentre nel resto del mondo succede l'esatto contrario?
Potenziare il trasporto pubblico vuol dire renderlo più puntuale e veloce, cosa che fra l'altro lo rende ancora più economico e sostenibile.

E questo citato non è l'unico caso, oltre a quelli già segnalati su queste pagine (http://muovi-ti.blogspot.it/2014/03/milano-come-peggiorare-la-velocita-dei.html) (http://muovi-ti.blogspot.it/2013/11/niente-corsia-protetta-in-via-solari-il.html), compreso quello degno di un simpatico umorista http://muovi-ti.blogspot.it/2014/04/via-lanza-corsie-preferenziali-milano.html), ci domandiamo se in viale Tunisia, ora che il secolare cantiere volge al termine, sarà posato un cordolo per proteggere la corsia dei tram.
Ora come ora, con l'allargamento dei marciapiedi per far posto alle piste ciclabili, le auto in sosta costringono giocoforza le auto di passaggio a invadere la corsia dei tram. Basterebbe una protezione fisica (un cordolo appunto) per lasciare sempre libera la corsia ai tram e anche a impedire la sosta vietata.
Ci vuole tanto? Solo l'intenzione.










13.02.15